Microchirurgia estetica del capezzolo

In alcuni casi sono proprio buffi a vedersi: troppo visibili (anche attraverso i vestiti) oppure quasi inesistenti (quando sono introflessi). E che dire quando hanno altezze diverse o sono addirittura più di due? Per chi ha i capezzoli “fuori norma”, la correzione é possibile e richiede pochi minuti di chirurgia in anestesia locale ed in regime day-hospital.
Quando si pensa a come dovrebbe essere il seno ideale si considerano in primo luogo la forma e le dimensioni delle mammelle. I gusti in materia cambiano, a seconda ovviamente del soggetto ma anche della propria identità culturale. La bellezza di un seno deve però tener conto di un altro importante elemento che i più ignorano: l’aspetto dei capezzoli.

Questi, per ragioni fisiologioche o secondarie, possono presentare diverse “anomalie”: essere rientranti o troppo sporgenti, esageratamente grossi o asimmetrici, con areola deformata o… in sovrannumero. Piccoli inestetismi che possono però creare disagi e, in casi ben specifici, limitare o impedire la funzione primaria del capezzolo: quella deputata all’allattamento. Nelle pagine a seguire prenderemo in esame i più comuni inestetismi dei capezzoli, indicando la relativa correzione, o meglio micro-chirurgica, dato che in questo caso si tratta di piccoli e fugaci ritocchi realizzati in anestesia locale.

ANATOMIA DEI CAPEZZOLI

Secondo i canoni estetici, le mammelle dovrebbero avere forma conica, appena distanziate tra loro, dello stesso volume e altezza. E che dire dei capezzoli? Questi dovrebbero essere orientati leggermente verso l’esterno, a 6 centimetri dal solco sottomammario e a 10 centimetri dalla base superiore del seno.

TRA PSICHE ED ESTETICA

I capezzoli costituiscono una zona altamente erogena e soprattutto un’importantissima fonte nutritiva per la prole. Ma non solo: attraverso di essi la donna può comunicare al proprio partner così come al proprio pargolo un’infinità di sensazioni: amore, protezione, rassicurazione. Se la forma o la posizione di uno od entrambi i capezzoli creano disagi ed impediscono di vivere serenamente la propria femminilità, meglio non rimuginarci molto sopra e affidarsi ad un chirurgo estetico per un piccolo intervento correttivo.

LA SUA ANATOMIA

Il capezzolo é una papilla cutanea situata al centro dell’areola. Il suo inturgidimento eprotusione in determinate circostanze quali il freddo, l’eccitazione sessuale e l’allattamento vengono favoriti dall’attività di piccoli muscoli dell’areola.

LA SUA FORMA

Il capezzolo ha forma conica, può essere più o meno sporgente e in alcuni casi rientrante (capezzolo introflesso). La sua pigmentazione, così come quella dell’areola, é più scura rispetto al resto del corpo. Durante i mesi dell’attesa, questa zona subisce dei piccoli mutamenti: diventa più pigmentata,dolorante e presenta dei piccoli noduli chiamati “tubercoli di Montgomery”: delle ghiandole che emettono liquido e sostanza grassa per proteggere il capezzolo.

LA SUA FUNZIONE

La funzione principale del capezzolo é quella di favorire l’allattamento. La fuoiriuscita del latte materno avviene infatti attraverso i dotti galattofori. Ma il capezzolo riveste un’importante funzione anche dal punto di vista sessuale: questa é senza dubbio la seconda zona erogena per eccellenza (dopo, a parità di posizione, cervello egenitali). Il motivo? Semplice: la stimolazione del capezzolo porta di riflesso alla stimolazione delle contrazioni dell’utero.