Quanto fa male rifarsi il naso?

La rinoplastica, comunemente chiamata rifacimento del naso, è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti, ma molti si chiedono quanto “faccia male” o quali siano i rischi associati. Vediamo insieme quali sono le principali considerazioni mediche e chirurgiche legate a questo tipo di operazione.

Cos’è la rinoplastica?

La rinoplastica è una procedura chirurgica che mira a modificare la forma del naso, sia per motivi estetici che funzionali. L’intervento può correggere deformità congenite o acquisite, oppure migliorare problemi respiratori legati, ad esempio, a una deviazione del setto nasale​. La chirurgia può essere eseguita in due modalità principali: la rinoplastica “chiusa”, in cui le incisioni sono fatte all’interno delle narici, e quella “open”, che prevede un’incisione anche sulla columella, la striscia di pelle tra le narici​.

Il dolore durante e dopo l’intervento

Il dolore associato alla rinoplastica è generalmente gestibile, e varia a seconda del paziente e del tipo di intervento. L’operazione viene solitamente eseguita in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale, garantendo che il paziente non provi dolore durante la procedura​. Tuttavia, nel post-operatorio, è normale sperimentare un certo disagio, soprattutto nei primi giorni, ma raramente si parla di dolore intenso. Piuttosto, i pazienti riferiscono più frequentemente una sensazione di pressione o fastidio dovuti ai tamponi nasali e alla medicazione esterna​.

Gonfiore ed ecchimosi

Uno degli aspetti più fastidiosi del post-operatorio è l’edema, ovvero il gonfiore, che può estendersi non solo al naso ma anche alle palpebre e alle guance. Questo gonfiore raggiunge il suo picco due o tre giorni dopo l’intervento e, anche se comincia a ridursi progressivamente, può persistere per diverse settimane, soprattutto sulla punta del naso​. Le ecchimosi, cioè i lividi, sono altrettanto comuni, specialmente intorno agli occhi, ma si riassorbono di solito nel giro di 10-15 giorni​.

Respirare con il naso? Non subito!

Dopo la rinoplastica, i pazienti possono avvertire una sensazione di congestione nasale dovuta ai tamponi, che vengono rimossi dopo pochi giorni, e al gonfiore interno. Questo può rendere difficoltosa la respirazione per un po’, ma la situazione tende a migliorare significativamente una volta che il naso inizia a guarire​.

Complicazioni e rischi

Come con qualsiasi intervento chirurgico, anche la rinoplastica comporta dei rischi. Alcune delle complicazioni più comuni includono:

  1. Epistassi (sanguinamento): Una leggera perdita di sangue è normale subito dopo la rimozione dei tamponi, ma sanguinamenti più importanti possono richiedere ulteriori trattamenti, come un nuovo tamponamento​.
  2. Infezioni: Sebbene rare, le infezioni possono verificarsi. Per prevenirle, è spesso consigliata una terapia antibiotica durante e dopo l’intervento​.
  3. Irregolarità del profilo nasale: A volte, il risultato estetico potrebbe non essere perfetto al 100%, e può capitare di percepire piccole asimmetrie o irregolarità​. In alcuni casi, si può intervenire con una seconda procedura correttiva.
  4. Perforazione del setto: In meno del 2% dei casi, può verificarsi una perforazione del setto nasale, che può causare difficoltà respiratorie o croste​.
  5. Cicatrici: Nella rinoplastica chiusa, le cicatrici sono interne e quindi invisibili. In quella open, la cicatrice sulla columella è solitamente molto piccola e discreta, ma può essere più visibile in alcuni casi​.
  6. Perdita di sensibilità: È possibile sperimentare una temporanea perdita di sensibilità sulla punta del naso o nella zona circostante, che però tende a migliorare con il tempo​.

Il recupero completo

Il tempo di recupero dopo una rinoplastica varia da persona a persona, ma in generale, dopo una settimana si può tornare alla vita sociale, anche se con qualche accortezza. Gli occhiali, ad esempio, non devono essere indossati per almeno sei settimane, perché potrebbero interferire con il processo di guarigione del naso​. Anche l’esposizione al sole senza una protezione adeguata dovrebbe essere evitata per almeno due o tre mesi, per prevenire discromie cutanee​.

Vale la pena?

La rinoplastica può certamente migliorare l’aspetto del viso e correggere difetti funzionali, ma è importante affrontare l’intervento con aspettative realistiche. Il risultato finale non è immediato: ci vogliono fino a 12 mesi affinché il naso assuma la sua forma definitiva, soprattutto nella zona della punta​. Anche se gli effetti collaterali come il gonfiore e il fastidio possono rendere il recupero un po’ scomodo, la maggior parte dei pazienti si ritiene soddisfatta del risultato.

In conclusione, rifarsi il naso non “fa male” nel senso tradizionale del termine. Si tratta più che altro di affrontare un processo di guarigione che richiede pazienza e un po’ di tempo.