Al rientro ecco i disturbi più ricorrenti

Lunghi viaggi, caldo, abitudini alimentari diverse provocano a milioni di italiani emorroidi e stipsi. Per ridurre questi disturbi, al ritorno dalle vacanze, sarebbe opportuno farsi visitare da uno specialista capace di indicare la terapia migliore.

Si tratta di un’iniziativa di sensibilizzazione nei confronti di quei disturbi, in particolare emorroidi e stipsi, che emergono o si acuiscono in estate a causa del caldo, dei viaggi e delle diverse abitudini alimentari. In base ai dati del Ministero della Salute e della stessa SIUCP, questi problemi estivi interessano quasi 8 milioni di cittadini del nostro Paese. L’iniziativa si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di effettuare una visita dal colonproctologo, lo specialista in grado di formulare una diagnosi precisa relativa all’origine del disturbo intestinale e di individuare la terapia più adatta. “Attraverso questa Campagna ci proponiamo di fornire ai cittadini un’informazione completa sui disturbi intestinali che possono acuirsi nel periodo estivo – spiega il professor Antonio Longo, Presidente della SIUCP – ma anche di ridurre le cure fai da te, spesso inutili e talvolta dannose, come, ad esempio, per le emorroidi, l’abuso di creme che possono essere irritanti e procurare altre complicazioni, oppure, per la stipsi, il ricorso a lassativi che curano i sintomi ma mai la causa del disturbo”.

 

 

 

COME AFFRONTARE LA SITUAZIONE

Tra le possibilità di cura trovano posto due lifting intimi. “Si tratta di due interventi chirurgici mininvasivi – continua il professor Longo – che rappresentano la soluzione alla maggior parte dei problemi di emorroidi e nei casi più gravi di stipsi. Disponibili da alcuni anni in numerosi centri italiani, sono rapidi e poco dolorosi dato che vengono eseguiti in una zona priva di recettori del dolore. Sono, quindi, ben sopportati da tutti e permettono di eliminare le sofferenze e gli imbarazzi tipici di queste patologie. La degenza, così come la convalescenza, è di pochi giorni”.

ALCUNI DATI

Gli italiani che soffrono di emorroidi sono circa 3,7 milioni; i cittadini affetti da stipsi sono invece 4 milioni. Di questi, circa il 10 per cento, cioè quasi mezzo milione, soffre di una forma severa di stipsi dovuta a ostruita defecazione. Questi pazienti sono i candidati all’intervento mininvasivo secondo il professor Longo. Complessivamente, quindi, quasi otto milioni di italiani.

AL FEMMINILE

Il 60 per cento delle donne incinte è affetta da disturbi emorroidali -soprattutto quelle alla seconda o terza gravidanza – e per oltre la metà di queste il problema non si risolve neanche dopo la nascita del bambino. Si tratta di un problema che emerge alla fine della gravidanza e dopo il parto, ma anche durante il travaglio. Anche la stipsi è un problema che affligge le donne in dolce attesa (circa il 65% ne soffre). Questo perché nei primi mesi della gravidanza aumentano le necessità metaboliche (per il feto da nutrire) ed aumenta la diuresi. L’organismo, quindi, “chiama” l’acqua di cui sente il bisogno dall’intestino, provocando una concentrazione e una disidratazione delle feci che si riducono come volume e diventano più difficili da espellere. 60% È la percentuale delle donne incinte è affetta da disturbi  emorroidari

 

Auto, moto e biciclette le favoriscono

I lunghi viaggi in auto o in moto per raggiungere la meta delle vacanze possono favorire l’insorgere di problemi legati alle emorroidi: stare seduti per molte ore, infatti, senza la possibilità di alzarsi o muoversi, può alterare la circolazione sanguigna e favorire la formazione di trombi (o coaguli) alle emorroidi, che possono quindi sanguinare e provocare dolore. Il caldo accumulato sui sedili di un’auto o di una moto rimaste a lungo sotto il sole, inoltre, può provocare un edema, cioè un gonfiore, nella zona intorno all’ano e peggiorare la sensazione di bruciore e fastidio. Con la bella stagione, poi, aumentano anche le uscite in bicicletta: il caldo e soprattutto le continue sollecitazioni locali, però, possono provocare la fuoriuscita delle emorroidi e quindi dolore.

 

CALDO E VIAGGI SONO DETERRENTI

In estate, in particolare, le emorroidi peggiorano: il caldo, infatti, aumenta la vasodilatazione e di conseguenza anche i vasi emorroidari possono gonfiarsi e quindi provocare dolore. Per quanto riguarda la stipsi, le persone ne soffrono spesso in occasione di viaggi a causa del diverso regime alimentare, dei cambiamenti dalla routine giornaliera e della mancanza di un habitat familiare. La dissenteria è il disturbo del viaggiatore per eccellenza. Le mete esotiche o tropicali sono le destinazioni più a rischio: le scarse condizioni igieniche favoriscono, infatti, la proliferazione nel cibo o nell’acqua di batteri, causa principale della patologia.