Una correlazione importante per la salute e il benessere dell’intero organismo
Uno stress continuo…
La postura mandibolare, quella cranio cervicale e quella del corpo intero sono strettamente correlate tra loro; cosi, ad una determinata postura della testa e del corpo corrisponde una precisa posizione della mandibola e viceversa. Lo stress dentale derivante da un mal posizione dellATM è probabilmente la peggiore specie di stress fisico, in quanto non esiste modo in cui il corpo possa trovare sollievo ad esso; un arto traumatizzato può essere lasciato a riposo, ma impossibile lasciare inattiva IATM (per esempio, si pensi ai circa 2mila atti deglutitoci giornalieri): ogni qualvolta i denti si incontrano in un rapporto occlusale alterato, si realizza una condizione di stress.
Cosa succede?
Per compensare la condizione di stress, i muscoli che si inseriscono sulle ossa mascellari iniziano ad assumere una posizione di tensione dinamica ed innaturale. Rapidamente, la tensione interessa anche altre parti del corpo, come, ad esempio, i muscoli cervicali posteriori, i sottoioidei e lo sternocleidomastoideo. I risultato di queste alterazioni è la variazione del posizione di ogni singolo segmento strutturale a cui si connettono i muscoli sopra citati, con conseguente mutamento della postura corporea….
I compensi nella funzione orale (masticazione, fonazione deglutizione, postura) che seguono il cambiamento della postura mandibolare comportano, a loro volta, una sofferenza dell’ATM, dei muscoli e del complesso dentoparadontale. La malocclusione e le anomalie della colonna sarebbero, dunque, responsabili di stiramenti, iper-sensibilità, ipostenie e contratture muscolari, accompagnate da dolori, affaticabilità e patologie dell ATM.
Una “sindrome”
La sintomatologia che, facilmente, si riscontra nei pazienti con importanti anomalie posturali e/o malocclusioni, risulta stremante varia, tanto da indurre a parlare di sindrome posturale. Diversi autori hanno osservato la presenza di disturbi tempro-mandibolari (TDM) in associazione con i difetti di postura della testa e somatici. In uno studio del 1989, è stato messo in rilievo la costante presenza della dislocazione posteriore mono o bilaterale della testa dei condili mandibolari in chiusura dei pazienti con scoliosi.
Lo stesso autore ritiene che tale dislocazione rappresenti l’anello di congiunzione tra malposizione dentale e atteggiamento scoliotico, poiché, quando si rientra il condilo, la schiena si addirizza. Nel 1992 un altro studio osservò una maggiore frequenza di iperlordosilombare in pazienti affetti da in coordinazione condili-menlscale dell’ATM.
Una questione di “matrice”
Le alterazioni che avvengono livello dell’ATM, potrebbero essere spiegate con ulteriore riferimento alle teorie sulla matrice funzionale. Infatti il cambiamento della postura mandibolare, conseguente, per esempio, ad una variazione della postura del corpo o, più semplicemente, alla perdita dell’integrità delle arcate dentarie, può indurre l’ATM (non solo in fase di crescita) ad un rimodellamento adattivo.
Ouindi, col tempo, si manifesterà, a livello articolare, una dislocazione condilare posteriore e laterale,con una conseguente e risultante dislocazione meniscale antero-mediale: si instaura perciò un quadro di disordine intra-articolare che assume le caratteristiche di una in coordinazione del movimento e dei rapporti reciproci tra condilo e menisco nel corso della normale funzione mandibolare. Clinicamente, vi è la comparsa di un rumore di “click”, possibilità di un blocco articolare da lussazione meniscale irreversibile – “locking” – o, ancora, possibilità di una sofferenza della muscolatura regionale masticatorie e paramasticatoria.