Boom cinese in chirurgia estetica

La via di avvicinamento della Cina all’Occidente passa anche attraverso la chirurgia estetica, che sta raggiungendo un vero e proprio boom di richieste. Aumento del seno, restringimento del setto nasale e allargamento delle palpebre tra gli interventi chirurgici più richiesti dai giovani cinesi, disposti a stravolgere i lineamenti del viso e del corpo per assomigliare il più possibile a donne e uomini europei e americani.

Questo quanto riportato e documentato dalla rivista americana McClatchy, attraverso una ricerca dettagliata che racconta come molte donne si sottopongono a interventi di correzione della forma degli occhi, innanzitutto, perché questo facilita di gran lunga la ricerca di un marito oltre che di un lavoro. L’autore dell’articolo, Devin Tomb, racconta il caso di He Zen, la cui madre ha speso 290 dollari per sottoporre la figlia a un intervento di allargamento degli occhi e il cui risultato è stato davvero eccezionale: He Zen non ha trovato marito ma un posto negli uffici bancari di una prestigiosa multinazionale britannica. Non tutti, però sono così fortunati. Il rovescio della medaglia è rappresentato da una mole enorme di interventi malriusciti, a volte disastrosi. Il dottor Yang Yunxia, direttore della clinica di chirurgia estetica New Generation e chirurgo estetico da venti anni, ah affermato che il suo team affronta circa 40.000 interventi l’anno di “riparazione” di danni causati da interventi sbagliati, che hanno come risultato l’impossibilità di aprire gli occhi, seni diversi tra loro e setto nasale deviato.

Si consideri che nelle città più cosmopolite della Cina, Shangai in primo luogo, una nuova generazione di giovani è cresciuta seguendo “miti” occidentali, compresa l’informazione, riviste di moda e cartelloni pubblicitari che mostrano il modello europe e americano come il più splendido e irraggiungibile.

Un esempio illuminante riguarda la Barbie, venduta in Cina dall’anno scorso: dal negozio Mattel di Shangai fanno sapere che le bambole più richieste sono proprio quelle caucasiche, bionde e con gli occhi azzurri. Il modello orientale giace invenduto sugli scafffali. Lo stesso direttore generale Matte, Dan Murphy, ha affermato che: «Non offriamo molti modelli asiatici di Barbie perché non si vendono. I consumatori preferiscono acquistare il modello originale Barbie, bionda e con gli occhi azzurri».

Quindi occhi e seni grandi e naso stretto, questi i canoni di bellezza cui aspirano i giovani cinesi, disposti a spendere cifre considerevoli: 290 dollari per gli occhi, 7.300 per il seno.

Valerie Monroe, caporedattore beauty della rivista americana O, The Oprah Magazine, dice che la tendenza in atto in Cina è frutto di una “crescita nella comunicazione globale”. «Ora è possibile per le ragazze in Cina vedere le nostre icone di bellezza e forte diventa il desiderio di emularle», afferma la Monroe.

Come la ventottenne Victoria Wang, che non soltanto dice di frequentare costantemente lo store Sephora per curare la propria bellezza e di avere provato tutte le linee beauty a disposizione, ma che addirittura ha occidentalizzato il proprio nome, altra tendenza in atto fra i giovani.